Saturday, December 26, 2009

Merry Christmas




Il Natale e' arrivato, e visto che il suo significato originale e' celebrare la nascita di un certo bimbetto speciale, ho pensato che scrivere una lettera a Gesu' bambino fosse la cosa piu' appropriata. Poi ho letto questa lettera pubblicata da Severgnini sul forum Italians, e direi che condivido il 99.9% di cio' che scrive e non penso che riuscirei a produrre niente di meglio. Quindi eccola qui, secondo me e' fantastica! Buon Natale a tutti!


Caro Gesù Bambino,
è nostro dovere avvertirti. Se quest'anno decidi di scendere nuovamente tra noi, lo fai a tuo rischio e pericolo. Non c'è Erode, questo è vero. Ma il momento è rissoso (in politica, in economia, sul web, alla stazione Centrale di Milano), e vedrai che proveranno a metterti in mezzo.
- per cominciare, cercheranno di arruolarti in un partito. Sotto Natale, improvvisamente, tutti cattolicissimi: gente che usa il crocefisso come un manganello, atei devoti e calcolatori, ministri preteschi e prelati ministeriali. Come hai detto? Ieri Di Pietro ti ha scritto, mettendoti in guardia dal diavolo? Uno di questi giorni ti suggerirà una frase: «Tu sei Di Pietro, e su questa pietra edificherò il mio partito». Non fidarti.
- alla Camera litigheranno per stabilire se Astro del ciel è di destra mentre Tu scendi dalle stelle è di sinistra. Al Senato Schifani griderà "Abbassiamo i toni!". Rutelli ti offrirà la tessera n.2 del suo nuovo partito (la n.1 se la tiene). La Santanché dirà che la cometa è ispirata a una sua pettinatura.
- rischierai di restare bloccato nella grotta, al freddo. Causa eccezionali precipitazioni di natura nevosa - oggi le nevicate si chiamano così - i trasporti non sono assicurati, il riscaldamento nemmeno. Il bue e l'asinello? Scòrdateli. Il primo è in sciopero contro il prezzo del latte alla stalla, per solidarietà bovina. L'asinello - detto anche somaro - è impegnato a discutere nei salotti TV.
- nella grotta arriverà una troupe del Tg4 in cerca di storie alternative di Natale ("Coppia hippy si rifugia con figlio neonato in una grotta - non sapeva che il Cavaliere ha abolito l'Ici sulla prima casa!"). E se tu dirai loro "Abbiate Fede!", quelli risponderanno "Ce l'abbiamo, ce l'abbiamo. Da diciotto anni... "
- rischierai di finire nella pubblicità del Pan di Stelle o di un pandoro. Ti chiederanno di esclamare "E' divino!" - e lassù Qualcuno potrebbe dispiacersi. Non solo: Lavazza e Nescafè stanno litigando per una pubblicità ambientata dalle tue parti - sì, in Paradiso. Se ti trovano, ti chiedono un arbitrato. Rischi di passare la notte di Capodanno con Bonolis, Clooney e la Canalis, scocciata perché tua mamma è più giovane e carina di lei.
- a proposito: Maria è meravigliosa, ma un po' fuori moda. Pensa che non ha nemmeno venduta l'esclusiva delle tue prime foto a Chi e non ha creato un gruppo Fan di Jesus su Facebook.
- Giuseppe, bravo artigiano e tuo papà in terra, verrà chiamato Pino, Pinuccio, Giusè, Puccio, Peppe e Beppe - te lo dice uno che se n'intende. "Da Pinuccio & Figlio snc - Infissi e porte blindate" (visti i tempi).
- qualcuno dirà che Babbo Natale - laico, casinista e sovrappeso - è più televisivo di te. Tutti possono interpretarlo: basta un cappello rosso e la barca bianca. Per imitarti, invece, dovremmo tornare umili. E questo, in Italia, non va più di moda.
Dimenticavo. Non aspettare i Re Magi. Sono extracomunitari senza visto e sono stati oggetto di respingimento.


Beppe Severgnini


P.S: qui sotto la versione del presepe di Ciro, con relativi tags...

Thursday, November 26, 2009

L'apologo



Dunque ieri qui c'e' stata la festa del ringraziamento, il famoso Thanksginving. Nella teoria sarebbe una festa in cui riunirsoi con i propri cari e poi ringraziare il Signore per quanto abbiamo ricevuto in termini di affetto, gioia, realizzazione ecc. in questa vita. In pratica e' una mattanza legalizzata unita ed un'occasione per mangiare fino a scoppiare. L'aspetto della mattanza e' abbastanza evidente e confermata dalla misteriosa scomparsa in questo periodo dei tacchini selvatici che normalmente infestano un tratto della strada che percorro per andare all'IBM. Alcuni dicono che questi tacchini (turkeys) sono furbi e si nascondono. Secondo me si vanno a nascondere si', ma nelle nostre panze allargate allo spasmo dall'abbuffata. Il fatto poi che questi tacchini abbiano dimensioni abnormi non fa piu' notizia. Da tempo ho smesso di pensare a quanti OGM mangio ogni giorno (cosa che mi permette azzardi culinari anche quando vado in Paesi esotici come l'Egitto, anche se poi un giorno di cagotto non te lo leva nessuno). Ho scoperto che il giorno di Thanksgiving le buone famiglie americane fanno una parca colazione, saltano il pranzo, dopodiche' iniziano l'abbuffata intorno alle 4 di pomeriggio e continua ad oltranza. Altra consuetudine degna di nota consiste nel fatto che il dolce non si mangi subito dopo il pasto regolare...semplicemente perche' non ci sta! Quindi si aspetta qualche ora e poi giu' col colpo (dolce) di grazia. Degna di nota la Pumpkin Pie, cioe' la torta di zucca, dolce tipico di Thanksgiving (e non di Halloween, anche se il parallelo un po' inquieta: che fine ha fatto la valanga di zucche che sono state utilizzate 26 giorni fa come maschere e decorazioni? farsi questa domanda mentre si mangia la Pumpkin Pie a Thankksgiving non e' piacevole). Si dira': vabbe' anche noi a Natale mangiamo come maialini. Vero. Ma ragazzi non avete idea di quanto riescano a mangiare gli americani. Credetemi e' impressionante. Anche se devo dire che per quest'ultimo Thanksgiving la palma del piu' vorace e' andata as un amico Belga, con chiari problemi di metabolismo visto che mangia come un elefante ed e' piu' magro di me!
Per concludere due pensieri: il primo va al mio primo Thanksgiving, quando in California siamo stati invitati dalla nostra amica Adriane a casa sua con la sua famiglia. L'abbuffata c'e' stata, ma anche il senso di condivisione ed ospitalita' erano molto forti. Davvero un'esperienza indimenticabile.
Mi sembra carino concludere con il grande protagonista della festa, ovvero il tacchino. E quale modo migliore se on rievocando il caro vecchio apologo del tacchino induttivista?


Esisteva un tacchino in un allevamento al quale veniva portato il cibo sempre alle 9 di mattina.
Il tacchino osservava dunque che qualsiasi giorno della settimana, che vi fosse stato il sole o il cattivo tempo, il cibo gli veniva portato sempre alla stessa ora.
Da queste osservazioni ripetute e identiche in qualsiasi condizione meteorologica e che erano comuni per tutti i giorni della settimana, il tacchino applicò il metodo induttivo quando formulò la teoria seguente: "mi danno il cibo sempre alle 9 di mattina".
Tuttavia, alla vigilia di Natale (Thanksgiving sarebbe piu' appropriato, ndm), il tacchino constatò a sue spese il venire meno di questa regola: il tacchino venne ucciso e servito a tavola.


Karl Popper (riprendendo Bertrand Russel)

Lazzaro




Dopo aver visto un paio di mummie al Cairo (viaggio per una conferenza accuratamente scelta in base alla location, cioe'il vero motivo per cui si pubblicano papers) ho deciso di riesumare il blog. D'ora in poi cerchero' di aggiornarlo con una frequenza decente.
Alzati e cammina!

Thursday, February 5, 2009

Che qualcosa che non va


Por algunos dias he tenido un pensamiento maldito sovre el recuerdo y el mensaje de el Che y los revolucinarios en el mundo. Vabbè il mio spagnolo non si distacca ancora troppo dalle gite nella penisola iberica, ma che ci volete fare, i miei pensieri linguistici ultimamente si stanno concentrando su un altro idioma (e vai col Pinyin!).
Dunque si parlava del Che, o se volete, del comandante Ernesto Guevara, detto appunto il Che. Che (in italiano) poi "Che" è l'equivalente (eh, adesso avete capito perchè ho scritto "in italiano" prima) di "man" in inglese se non vado errato. Vabbè enough di cavolate. Il punto è che ho visto di recente i(l) film di Soderbergh con Benicio del Toro (bella interpretazione, la parte 1 migliore della parte 2) e ovviamente essere qui negli States più che in altri paesi permette riflessioni con prospettive più...diciamo...originali rispetto alla rossa Europa sul Che, su Cuba, sulle rivoluzioni e su cosa significhi essere rivoluzionari in generale. Infatti non è che ai suoi tempi il Che fosse l'idolo delle masse qui, e pure oggigiorno non è benvoluto come dalle nostre parti. Anche se Hollywood e la moda in generale lo idolatrano, la gente comune è un pò più scettica su questi comunisti (d'altro canto la sola parola comunismo qui è una specie di bestemmia). Già. La moda. Ed eccoci al vero punto del post (scusate la lunga introduzione, dopo un pò che non scrivo tendo ad essere prolisso). (Sì, me ne rendo conto, ho usato la parola prolisso, ndg). Guardate questo video e capirete di cosa sto parlando.

Punto primo: sono assolutamente d'accordo con il commento finale di DiRiviera, DeRivera o come diamine si chiama (se ascoltate la pronuncia del commentatore è impossibile capirlo): Che Guevara è il re del marketing. E questo lo farebbe impazzire di rabbia se lui fosse ancora in vita. E secondo me questa è una vittoria culturale del capitalismo ai danni del comunismo. Cerco di spiegarmi meglio. Anche se molte persone usano o espongono l'immagine del Che perchè ne condividono veramente gli ideali di libertà (un pò diversa dalla freedom professata dagli US of A), lotta contro le ingiustizie sociali per ribaltare sistemi oppressivi e corrotti, ci sono due controindicazioni: la prima è che ci sono altrettante se non di più persone che espongono la stessa immagine senza assolutamente saperne nulla, solo perchè fa figo o perchè è di moda. La seconda perchè anche i "consapevoli" la maglietta o la bandiera la comprano da qualcuno. E quel qualcuno nel 90% dei casi è un imprenditore dedito (per definizione) al profitto. Magari quel berretto con l'effigie del Che è stato prodotto in qualche Paese meno sviluppato da un bambino lavoratore sfruttato. E il cerchio si chiude. Anche quando l'immagine del Che viene usata per promuovere i suoi ideali, ne beneficia decisamente chi di quegli ideali, di quel modo di vedere il mondo, è esattamente il nemico. Insomma capitalismo 1 - comunismo 0. Palla al centro. E, data la storia, fischio finale. Personalmente trovo incredibile come il sistema capitalista trovi il modo di marketizzare, mercificare qualsiasi cosa. Parlo sia del modello in sè che delle sue degenerazioni, che sembra stiano diventando sempre più politicamente accettabili. Che si mercifichino le cose (la roba pirandelliana) è ovvio. Ma non ci si ferma lì. Si mercificano le persone (o parte di esse, pensate al mercato degli organi). Non penso alla prostituzione, quanto al lavoro. Gli schiavi (perchè questo sono, chiamiamo le cose col loro nome) che raccolgono i pomodori in Puglia a quelli che puliscono i giardini o lavorano nei ristoranti in the US of A, soprattutto vicino ai fantomatici borders, anche se non è che in questa città manchino. Si mercifica il pensiero (la parole copyright e patent vi dicono nulla?). Si mercificano le emozioni (e qui si parla di televisione in generale, con Reality Show in testa alla lista). Che il Che o Mao o chiunque vengano mercificati non può e non deve stupire. Checchè (l'accento è importante) ne dica il video, anche Hitler viene mercificato. Pensate a quanti film sui nazi sono stati fatti. E per molti di essi la parola "arte" sarebbe abusata, quindi servivano solo a fare i soldi (detta in soldoni).

Tutto per generare profitto.

Qui negli States la centralità del denaro è impressionante. Alla fine della giornata, dopo tutti i discorsi, dopo tutte le considerazioni, cià che veramente conta qui è il signor biglietto verde. Traspare anche quando non è palesato esplicitamente.

Punto secondo. Strano che due rifugiati negli States parlino male dei Paesi da cui sono sfuggiti. Detto questo, anche queste due persone hanno dei punti condivisibili. Mao, a parte unificare e liberare la Cina dai nippo, ha sicuramente fatto molte cose imperdonabili, si sa. Il fatto che non si potesse ascoltare o suonare musica americana o occidentale a Cuba è (era?) sbagliato. Capisco l'odio verso l'imperialismo occidentale in generale, ma cosa c'entrano (c'entravano?) le note scritte dai fratelli qui ad harlem o suonate a woodstock? mah.

Punto terzo. Che Guevara ha presieduto numerose fucilazioni dopo la vittoria della rivoluzione cubana. E ha sbagliato. Certo mi rendo conto che non tutti possono essere Gandhi, ma uccidere è sempre sbagliato. In più mi ha sempre dato da pensare il concetto di rivoluzione armata. Sono da molto molto tempo un sostenitore della Teologia della Liberazione (Boff, Gutierrez, Romero), ma l'idea del frate col mitra mi ha sempre fatto sentire uncomfortable (non mi ricordo l'esatta parola in italiano).
Certo che a pontificare su queste cose siano i commentatori di un Paese che è l'unico ad aver sganciato l'atomica e la mena a tutti gli altri che ce l'hanno o vogliono averla, che è ancora impegnato in una guerra unilaterale costruita su menzogne, che ha prodotto Guantanamo eccetera fa veramente pensare alla storia del dito, la luna e la trave.

Bene, mi sa che ho dimenticato di scrivere qualcosa, ma questo post già è bello lunghetto. Fatemi sapere che ne pensate. E' passato qualche anno dalle passioni liceali (forza Pablo), ma non mi sento ancora per nulla un totale disilluso dall'idealismo (che espressione!), poi sarebbe fuori moda in tempi obamiani. E voi?

Hasta la victoria, siempre!


P.S: parlando di idoli rivoluzionari, sono rimasto molto rattristato nel sentire da una mia amica messicana che molti ex membri dell'EZLN, ora che la lotta si è interrutta da un pò di tempo, sono diventati un problema sociale, in quanto alcolizzati. Un pò di amarezza, ma il fatto che l'EZLN abbia abbandonato le armi per utilizzare strumenti più diplomatici mi è sembrato un gesto di maturità "rivoluzionaria" (azzardiamo un riformista qui?)

Monday, February 2, 2009

A furia di scavar mi ritrovai in Inghilterra


Bene, è un pò che non aggiorno il blog. Avvenimenti di una certa importanza si sono accavallati da questa e dall'altra (sono un pò confuso su quale sia quale per me, di questi tempi) parte dell'oceano. Ne parleremo, non temete. Ma in questa serata così, un pò fredda ma non troppo, con la neve sulla Tercel che un pò si è sciolta e un pò si è ghiacciata e non verrà mai via, e il vento che per un giorno ha deciso di scioperare (per fortuna), i miei pensieri viaggiano all'estrazione del petrolio. E voi direte: "Bene, finalemente un pò di carne sul fuoco, Iraq, Alaska, Bush, Palin (drill baby drill, ve la ricordate? qui se la stanno già dimenticando), DAJE Giambo!!!(per gli amici romani)!!!!". E invece no. La mia attenzione è concentrata su un noto petroliere scaramantico italiano, e sul suo ultimo strumento di estrazione del petrolio dal suo portafoglio: la TRIVELA. Ebbene sì, dopo vari mesi passati ad incantare tutti i tifosi sui campi di calcio (ma solo quelli di allenamento), Quaresma se ne va in prestito gratuito al Chelsea. Ricordiamo che el Trivela era stato il colpo del calciomercato estivo, 18 milioni di euro all'ultimo secondo, per completare la rosa di Mourinho, la ciliegina sulla torta per sfondare tutti sulle fasce. Bene, in questo momento sento la canzoncina dei "coccodrilli" che faceva la Gialappa's sui calciatori che terminavano la carriera o se ne andavano a giocare in qualche altro paese, e ricordo la mia profezia di quando fu acquistato e gli prospettavo un radioso futuro alla Van Der Meyde. A volte aver sempre ragione (che sembra poi lo sport nazionale di maggiore successo in Italia ultimamente) è quasi noioso, lascia un retrogusto amaro sulla risata, come le battute di Sordi e Gassman nella "Grande Guerra". Quaresma lo voglio ricordare così, con le prime trivele nella partita d'esordio e quei gol che avevano fatto gridare il presidente degli onesti (e dei succubi del malocchio) al "fenomeno!". MA ANCHE (sono proprio un veltroniano, eh) con le poltrone delle mille tribune che si è fatto e che solo lui sapeva sco(a)vare allo stadio. Il calcio è un business, ma ancora riesce a regalarci favole magiche come quelle di Ricardo, che ci toccano nel profondo. Non lo dimenticheremo (?!?), nemmeno quando appenderà le scarpe al chiodo per dedicarsi all'attività di famiglia: una ditta di scavi. A mille ce n'è...

P.S: ho pubblicato questo post consapevole della possibile (anzi probabile) super prestazione che el Trivela fornirà contro la Juve in Champions, visto che ora è al Chelsea. Detto questo mi tocco, ma non ho saputo resistere.