Tuesday, November 8, 2011

La fine del (quasi) ventennio



Ecco pensavamo di non assitere mai a questo momento nell'arco della nostra vita, e invece e' successo. Il 14 aprile 2008 avevo scritto un post chiamato il muro del pianto, oggi mi verrebbe da dire apriamo il muro del riso (per non piangere considerati gli ultimi anni). Due considerazioni a caldo: innanzi tutto speriamo in un governo tecnico di almeno un anno che faccia le riforme necessarie (in materia economica per metterci a posto con l'Europa ma non solo, piu' ovviamente la legge elettorale), le elezioni subito non presenterebbero nessun vincitore forte abbastanza da attuare le suddette riforme.

Poi sono curioso di assistere alla diaspora negazionista, cioe' a quella grande massa di persone che tra poco (ma gia' iniziano) neghera' di aver mai avuto a che fare o votato per Berlusconi. Carissimi, il (quasi) ventennio e' stato merito vostro che lo avete puntualmente eletto per TRE volte, cioe' una in piu' di cio' che gli americani hanno fatto con Giorgino Bush. Guardatevi indietro e riflettete: in cosa l'Italia e' meglio oggi rispetto al 1994? A me cosi', su due piedi, vengono in mente due tre cose:
- il sistema maggioritario che (in teoria) dovrebbe permettere al governo di attuare le riforme proposte
- l'entrata nell'euro che ci ha permesso di non diventare l'Argentina dell'europa
- la patente a punti
- il divieto di fumo nei locali pubblici

Bene, pensate, cari amici, al peso di questi contributi e a CHI li ha portati.
Ora chiudete gli occhi e pensate a:

- la condizione attuale economica italiana
- il rapporto debito-PIL
- le prospettive di sviluppo dell'Italia nei prossimi 10-20 anni
- la reputazione dell'Italia all'estero
- il modo in cui sono stati nominati (non eletti) i nostri parlamentari. E pensate al
- le leggi di immigrazione ( in relazione a chi favorscono di piu' tra talenti e pesi morti )
- il livello culturale del dibattito politico/economico

Io con orgoglio raccontero' ai miei nipoti che durante il mio "ventennio" non ho contribuito a scempiare l'Italia.

Come nota finale, vorrei lasciare un piccolo confronto tra il primo governo Prodi (1996-1998) e l'attuale governo.




































Ministeri senza portafoglio Prodi Berlusconi
Funzione pubblica e Affari regionali Franco Bassanini (PDS)
Pari opportunità Anna Finocchiaro (PDS) Mara Carfagna (FI–PdL)
Rapporti con il Parlamento Giorgio Bogi (SR) Elio Vito (FI–PdL)
Solidarietà sociale Livia Turco (PDS)
Riforme per il federalismo Umberto Bossi (LN)
Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto (FI–PdL)
Semplificazione Normativa Roberto Calderoli (LN)
Pubblica Amministrazione e Innovazione Renato Brunetta (FI–PdL)
Attuazione del Programma di Governo Gianfranco Rotondi (DCA–PdL)
Gioventu' Giorgia Meloni (AN–PdL)
Turismo Michela Vittoria Brambilla (PdL)
Ministeri con portafoglio Prodi Berlusconi
Affari esteri Lamberto Dini (RI) Franco Frattini (FI–PdL)
Interno Giorgio Napolitano (PDS)
Grazia e Giustizia Giovanni Maria Flick (Indipendente) Angelino Alfano (FI–PdL)
Tesoro Carlo Azeglio Ciampi
Finanze Vincenzo Visco (PDS) Giulio Tremonti (FI–PdL)
Difesa Beniamino Andreatta (PPI) Ignazio La Russa (AN-PdL)
Istruzione,Università, Ricerca Luigi Berlinguer (PDS) Mariastella Gelmini (FI–PdL)
Lavori Pubblici Antonio Di Pietro (Indipendente)
Risorse Agricole Michele Pinto (PPI) Francesco Saverio Romano (Pt)
Trasporti e Navigazione Claudio Burlando (PDS) Roberto Castelli (LN)
Poste e Telecomunicazioni Antonio Maccanico (UD)
Industria, Commercio e Artigianato Pier Luigi Bersani (PDS)
Lavoro e Previdenza Sociale Tiziano Treu (RI) Maurizio Sacconi (PdL)
Commercio con l'Estero Augusto Fantozzi (RI) Romani/Berlusconi/Scajola/Urso
Sanità Rosy Bindi (PPI) Ferruccio Fazio (Indipendente PdL)
Beni e Attività Culturali Walter Veltroni (PDS) Sandro Bondi (FI–PdL)/Giancarlo Galan (PdL)
Ambiente Edoardo Ronchi (FdV) Stefania Prestigiacomo (PdL)