Tuesday, May 13, 2008

25 - 05 - 2008



Quando l'espressione "il giorno piu' bello della mia vita" non e' abusata...

whassup?

In molti mi chiedono come va in questo periodo un po'...particolare, diciamo. Bene, c'e' un dottorando del MIT, Tom Yeh, che un paio di anni fa pubblico' un paper dal titolo: "A picture is worth a thousand keywords".
Enjoy

Wednesday, May 7, 2008

la scomparsa dei fatti


Avrei mille altre cose a cui pensare, ma stasera c’e’ una questione che non riesco a togliermi dalla testa. E spero di esorcizzarla scrivendone. Non penso di essere riuscito a presentarla qui sotto con molta chiarezza, ma e’ il meglio che riesco a produrre ora, e spero che mi possiate aiutare.
A mio parere da un po’ di tempo a questa parte si sta verificando il fenomeno della scomparsa dei fatti, a favore delle opinioni. Alcuni degli ultimi esempi sono la querelle Grillo-Veronesi sui danni creati dagli inceneritori o la questione di Mangano e Dell’Utri (ma ci sarebbero miliardi di esempi). Non voglio esprimere un giudizio a proposito, quello che voglio sottolineare e’ che su ogni questione oramai non esiste una verita’ che si possa appurare, ma e’ tutto relativo, tutto un’opinione.
Gli inceneritori provocano il cancro? Tizio dice di si’, Caio il contrario, chi ha ragione? Chi mi sta piu’ simpatico, perche’ non c’e’ un riscontro scientifico.
Il signor Mangano ha ucciso delle persone, e’ stato parte attiva di Cosa Nostra per anni ed e’ stato condannato per tali reati. E’ un mafioso? Va annoverato tra le persone non raccomandabili? Anche questo e’ opinabile. Per Dell’Utri e Berlusconi e’ una persona buona che ha commesso qualche errore, ma ha accettato il carcere e non ha fatto la spia o infangato ne’ Dell’Utri ne’ Berlusconi, un comportamento eroico. La domanda che ci si pone e’ : “Chi ha ragione?” anziche’ valutare la persona Manganpo in se’.
Berlusconi viene sottoposto a processo assieme a Previti per aver comprato una sentenza. Berlusconi afferma che si tratta di un processo politico, colpa delle toghe rosse. Il punto e’: ha o non ha comprato la sentenza? Ma anche qui e’ una questione di opinioni, di schierarsi: se credi a Silvio qalunque condanna nel processo sara’ una persecuzione contro di lui. Se non gli credi e’ colpevole per forza. Non conta piu’ il fatto, ma lo schieramento, la simpatia o antipatia che si prova nei confronti del personaggio.
Altro campo: ad Annozero Sgarbi afferma che Biagi ha scritto un libro su Romiti, lodando Romiti, Travaglio afferma che Biagi non ha mai scritto un libro su Romiti. A chi diamo ragione? Di base siamo tentati di darla a Travaglio, se non altro per i toni pacati con cui argomenta. Ma ancora una volta, e’ l’opinione, non il fatto a prevalere. Biagi lo ha scritto questo libro? Bisogna andare a verificare, ma intanto per moltissime persone il dubbio rimane.
Ricordo un compagno di universita’ che studiava libri di retorica e psicologia del dibattito, il quale affermava che anche nel caso si venga colti con le mani in pasta bisogna sempre negare, negare tutto e poi convincere le persone che si tratta di un’opinione: io dico che non lo ho fatto, tu affermi il contario, ma alla fine abbiamo due opinioni diverse, quindi nessuno puo’ dire do avere ragione. Il fatto scompare, la ragione oggettiva non esiste, sacrificata sull’altare della soggettivita’.
In questo modo mi spiego, oltre ai fallimenti della sinistra negli anni in cui avrebbe potuto dimostare il proprio valore, il motivo per cui la maggioranza degli italiani ha votato per Berlusconi. Il fatto che sia adatto o meno a governare e’ materia di pura opinione. Non esistono nell’immaginario collettivo dati oggettivi sulla sua ineguatezza a governare dato il conflitto di interessi. Il punto e’: lo vedo come il diavolo o come un perseguitato? Il peso oggettivo del suo conflitto di interessi scompare, per lasciare lo spazio alla tifoseria. Il fatto che un condannato in via definitiva lavori sulle leggi, incluse quelle per cui e’ stato condannato, e’ un bene o un male? Dipende da chi e’. Cuffaro e’ mafioso o perseguitato, condannato ingiustamente? Se lo si chede a una persona o ad un’altra la campana cambia, quindi alla fine non conta che abbia commesso un reato, ma da che parte la gente si schiera, se con o contro di lui.
Credo che cio’ sia vero anche per Grillo: non conta che cio’ che afferma sia vero o falso, utile o meno, conta il fatto che mi stia simpatico, che io gli creda, oppure che mi stia antipatico, e allora per me sputa solo fandonie. Ma oggettivamente i problemi di cui parla sono reali o no? Anche questo e’ opinabile.
Tutto e’ relativo, nessuno puo’ dire di avere la verita’ assoluta in mano, ma a me piacerebbe avere qualche punto fisso.Uccidere una persona e’ corretto o no? Beh se lo fa lo Stato per molti non sempre e’ sbagliato. Tizio dice di si’ , Caio dice no. Di chi e’ l’opinione che preferisco?
Lo so, ce’ un rischio nel mio ragionamento: se tornassimo alle verita’ assolute e incontrovertibili, Giordano Bruno e Galileo si rivolterebbero nella tomba. Ma mi chiedo, esistera’ qualcosa di assolutamente giusto o qualcosa di assolutamente sbagliato? O e’ tutto una questione di opinione, di a chi dare ragione?
Il fascismo era il male? Non tutti lo affermano, e anzi giusto in questi tempi assistiamo ad una forte spinta di revisionismo storico (a tal proposito ricordero’ per sempre l’immagine di Gabos che entra in classe agitando il nostro libro di storia, a quei tempi messo all’indice da Storace, ed affermando “Grande e giusto Sabbatucci, oggi ancora piu’ grande e ancora piu’ giusto!”).
Io trovo un po’ di conforto nella fede, Dio rimane quell’assoluto che mi fa da punto di riferimento. Ma da un punto di vista totalmente laico e filosofico, come rispondere a questo mio (forse malposto) quesito?